رسالة لمناسبة شهر رمضان وعيد الفطر السعيد

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1 PONTIFICIO CONSIGLIO PER IL DIALOGO INTERRELIGIOSO MESSAGGIO PER IL MESE DEL RAMADAN E ID al-fitr 1438 H. / 2017 A.D. Cristiani e musulmani: insieme per la cura della casa comune PONTIFICAL COUNCIL FOR INTERRELIGIOUS DIALOGUE MESSAGE FOR THE MONTH OF RAMADAN AND ID Al-FITR 1438 H. / 2017 A.D. Christians and Muslims: Caring for our Common Home CONSEIL PONTIFICAL POUR LE DIALOGUE INTERRELIGIEUX MESSAGE POUR LE MOIS DU RAMADAN ET POUR ID AL-FITR 1438 H. / 2017 A.D. Chrétiens et musulmans: ensemble pour la sauvegarde de la maison commune المجلس البابوي للحوار ن بي األديان رسالة لمناسبة شهر رمضان وعيد الفطر السعيد م 2017 / هـ 1438 ر العناية : المسيحيون والمسلمون المشتك معا بالبيت ر حاضة الڤاتيكان

2 Cari fratelli e sorelle musulmani, Vogliamo assicurarvi della nostra solidarietà orante in questo tempo di digiuno nel mese di Ramadan e per la celebrazione conclusiva di Id al-fitr, estendendo a voi di cuore i nostri migliori auguri di serenità, gioia e abbondanti doni spirituali. Il Messaggio di quest anno è particolarmente attuale e significativo: cinquant anni fa, nel 1967, solo tre anni dopo l istituzione di questo Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso (PCDI) da Papa Paolo VI, il 19 maggio del 1964, per la prima volta fu inviato un Messaggio per questa occasione. Negli anni seguenti, due Messaggi sono stati particolarmente importanti: quello del 1991, durante il pontificato di Papa Giovanni Paolo II, dal titolo La via dei credenti è la via della pace, e quello del 2013, nel primo anno di pontificato di Papa Francesco, dal titolo La promozione del mutuo rispetto attraverso l educazione, entrambi firmati dai Pontefici stessi. Tra le numerose attività del PCDI per promuovere il dialogo con i musulmani, la più importante e di lunga data è il Messaggio annuale per il Ramadan e per Id al-fitr, rivolto ai musulmani di tutto il mondo. Per condividere questo Messaggio nel modo più ampio possibile, il PCDI è assistito dalle comunità cattoliche locali, come pure dai Rappresentanti Pontifici presenti in quasi tutti i paesi del mondo. L esperienza di entrambe le nostre comunità afferma il valore di questo Messaggio per promuovere cordiali relazioni tra vicini e amici cristiani e musulmani, offrendo riflessioni su sfide attuali e urgenti. Per quest anno, il PCDI si ispira alla Lettera Enciclica di Papa Francesco Laudato Si - Sulla cura della casa comune, indirizzata non solo ai cattolici e ai cristiani, ma a tutta l umanità. Papa Francesco attira l attenzione sui danni causati all ambiente, a noi stessi ed ai nostri simili, dai nostri stili di vita e dalle nostre decisioni. Ci sono, ad esempio, alcune prospettive filosofiche, religiose e culturali che rappresentano una minaccia per il rapporto dell umanità con la natura. Accogliere questa sfida coinvolge tutti noi, a prescindere dal fatto che professiamo o meno una credenza religiosa. Lo stesso titolo dell Enciclica è espressivo: il mondo è una casa comune, una dimora per tutti i membri della famiglia umana. Pertanto, nessuna persona, nazione o popolo può imporre in modo esclusivo la propria comprensione del pianeta. È per questo che Papa Francesco invita a rinnovare il dialogo sul modo in cui stiamo costruendo il futuro del nostro pianeta.... perché la sfida ambientale che viviamo, e le sue radici umane, ci riguardano e ci toccano tutti (n. 14).

3 Papa Francesco afferma che la crisi ecologica è un appello a una profonda conversione interiore (n. 217). Ciò che serve è l educazione, un apertura spirituale e una conversione ecologica globale per affrontare adeguatamente questa sfida. Come credenti, il nostro rapporto con Dio deve essere sempre più evidente attraverso il modo di rapportarci al mondo che ci circonda. La nostra vocazione di essere custodi dell opera di Dio non è né facoltativa, né marginale in relazione al nostro impegno religioso come cristiani e musulmani: è parte essenziale di esso. Possano i pensieri religiosi e le benedizioni che derivano dal digiuno, dalla preghiera e dalle buone opere, sostenervi, con l aiuto di Dio, sulla via della pace e della bontà, nel prendervi cura di tutti i membri della famiglia umana e di tutto il Creato! È con questi sentimenti, che vi auguriamo, ancora una volta, serenità, gioia e prosperità. Dal Vaticano, 19 maggio 2017 Jean-Louis Cardinale Tauran Presidente + Miguel Ángel Ayuso Guixot, M.C.C.J. Segretario

4 Dear Muslim Brothers and Sisters, We wish to assure you of our prayerful solidarity during this time of fasting in the month of Ramadan and the celebration of Id al Fitr that concludes it, and we extend to you our heartfelt best wishes for serenity, joy and abundant spiritual gifts. This year s Message is especially timely and significant: fifty years ago, in 1967, only three years after the establishment of this Pontifical Council for Interreligious Dialogue (PCID) by Pope Paul VI on 19 May 1964, the first Message was sent for this occasion. In the years that have followed, two Messages have been particularly important: the Message of 1991, during the pontificate of Pope John Paul II, entitled The Path of Believers is the Way of Peace, and the Message of 2013, in the first year of Pope Francis pontificate, entitled Promoting Mutual Respect through Education. Both Messages were signed by the Pontiffs. Among the many activities of the PCID for promoting dialogue with Muslims, the most important and longstanding is this yearly Message for Ramadan and for Id al-fitr addressed to Muslims throughout the world. To share this Message in the widest way possible, the PCID is assisted by local Catholic communities, as well as Papal Representatives present in almost every country. The experience of both our religious communities affirms the value of this Message for promoting cordial relations between Christian and Muslim neighbours and friends, by offering insights on current and pressing issues. For this year, the PCID offers a theme related to Pope Francis Encyclical Letter Laudato Si On Care for Our Common Home, which was addressed not only to Catholics and Christians, but to the whole of humanity. Pope Francis draws attention to the harm our lifestyles and decisions are causing to the environment, to ourselves and to our fellow human beings. There are, for example, certain philosophical, religious, and cultural perspectives that present obstacles which threaten humanity s relationship with nature. To take up this challenge involves all of us, regardless of whether or not we profess a religious belief. The Encyclical s title itself is expressive: the world is a common home, a dwelling for all the members of the human family. Therefore, no one person, nation or people can impose exclusively their understanding of our planet. This is why Pope Francis appeals for a new dialogue about how we are shaping the future of our planet since the environmental challenge we are undergoing, and its human roots, concern and affects us all (n. 14).. Pope Francis states that the ecological crisis is also a summons to profound interior conversion (no. 217). What is needed is education, spiritual openness and a global ecological conversion to adequately address this challenge. As believers, our relationship with God should be increasingly shown in the way we relate to the world around us. Our vocation to be guardians of God s handiwork is not optional, nor it is tangential to our religious commitment as Christians and Muslims: it is an essential part of it. May the religious insights and blessings that flow from fasting, prayer and good works sustain you, with God s help, on the path of peace and goodness, to care for all the members of the human family and for the whole of creation. With these sentiments, we wish you once again serenity, joy and prosperity.

5 Chers frères et soeurs musulmans, Nous souhaitons vous assurer de notre solidarité pendant ce temps de jeûne au cours du mois de Ramadan et la célébration de Id al-fitr qui le conclut. Puissent-t-ils vous apporter sérénité, joie et des dons spirituels abondants! Le message de cette année est particulièrement opportun et significatif: il y a cinquante ans, en 1967, trois ans seulement après la création de ce Conseil pontifical pour le Dialogue interreligieux ( CPDI) par le Pape Paul VI, le 19 mai 1964, un premier message était envoyé pour cette occasion. Dans les années qui ont suivi, deux messages ont été particulièrement importants : celui de 1991, lors du pontificat du Pape Jean-Paul II, intitulé «La voie des croyants est la voie de la paix», et celui de 2013, première année du pontificat du Pape François, intitulé «La promotion du respect mutuel à travers l éducation». Ces deux messages ont été signés par les pontifes eux-mêmes. Parmi les nombreuses activités du CPDI pour promouvoir le dialogue avec les musulmans, le plus important et le plus ancien est ce message annuel adressé aux musulmans à travers le monde à l occasion du Ramadan et de Id al-fitr. Pour le faire connaître le plus largement possible, le DI a eu recours aux communautés catholiques locales, ainsi qu aux Représentants pontificaux présents dans presque tous les pays. L expérience de nos deux communautés confirme la valeur de ce message pour promouvoir des relations cordiales entre voisins et amis, chrétiens et musulmans, en partageant leurs réflexions sur des défis actuels et urgents. Pour cette année, le CPDI s inspire de la Lettre Encyclique du Pape François «Laudato Si Sur la sauvegarde de la maison commune», adressée non seulement aux catholiques et aux chrétiens, mais aussi à toute l humanité. Le Pape François attire l attention sur les dommages infligés à l environnement, à nous-mêmes et à nos compagnons en humanité à cause de nos modes de vie et nos décisions. Il existe, par exemple, certaines perspectives philosophiques, religieuses et culturelles qui présentent des obstacles menaçant les relations de l humanité avec la nature. Relever ce défi nous concerne tous, que nous professions ou non une croyance religieuse. Le titre de l encyclique lui-même est significatif: le monde est une «maison commune», une habitation pour tous les membres de la famille humaine. Par conséquent, personne, aucune nation ou peuple ne peuvent imposer exclusivement leur compréhension de la planète. C est pourquoi le Pape François appelle «à un nouveau dialogue sur la façon dont nous construisons l avenir de la planètes...parce que le défi environnemental que nous vivons, et ses racines humaines, nous concernent et nous touchent tous» (n 14). Le Pape François affirme que «la crise écologique est un appel à une profonde conversion intérieure» (n 217). Une éducation, une ouverture spirituelle et une «conversion écologique globale» s imposent pour relever ce défi de manière adéquate. En tant que croyants, notre relation à Dieu devrait être de plus en plus évidente par la façon dont nous nous situons par rapport au monde qui nous entoure. Notre vocation à être gardiens de l œuvre de Dieu n est ni facultative, ni marginale par rapport à notre engagement religieux en tant que chrétiens et musulmans: c est une partie essentielle de celui-ci. Que ces pensées et les bénédictions qui découlent du jeûne, de la prière et des bonnes œuvres vous soutiennent, avec l aide de Dieu, sur le chemin de la paix et de la bonté, pour prendre soin de tous les membres de la famille humaine et de toute la création! C est avec ces sentiments que nous vous souhaitons, une fois de plus, sérénité, joie et prospérité.

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8 PONTIFICIO CONSIGLIO PER IL DIALOGO INTERRELIGIOSO Città del Vaticano Telefono: Fax: Ufficio per il Dialogo Interreligioso della Diocesi di Bergamo